TRADUZIONE ....”L’ALBERO DELLA MIA VITA”

<< L’albero a cui tendevi la pargoletta mano..>>

Così scriveva un grande poeta tanti anni fa

in memoria del suo figlioletto che non c’era più.

Oggi pure io, con grande semplicità,

ho il desiderio di parlarvi del mio albero

che invece d’essere un melograno è un pino.

A parte che “lui” non ha significato di ricordo

per chi non c’è più;

al contrario è testimonianza di vita.

Questo pino ha tanti anni

quanti ne ha la mia casa,

vale a dire, trentadue.

L’ho visto piantare proprio dirimpetto al mio portone

e ciò all’epoca non mi sembrò una cosa tanto giusta...

Ora posso dire che sbagliavo!

“Lui” crescendo negli anni

ha fatto da testimone alla crescita dei miei due figli

ed è per questo che lo chiamo

L’albero della mia vita”

La sua presenza nel mio giardino

fa sfigurare tutti gli altri alberi

perchè “lui” si è fatto più alto della mia casa

che è di tre piani.

I suoi rami si sono quasi appiccicati

 davanti al mio balcone...

tanto che ci vuole ormai poco per toccarli.

Questo pino è un albero imponente

e che mi dona un senso di protezione...

Non solo a me, visto che “lui” nella notte

diventa nido per i tanti uccellini

che trovano conforto fra i suoi rami.

Ed è per questo che di primo mattino

specialmente come ora in primavera

gli uccelli cominciano a cantare, prima pianino

come se si vergognassero di darci la sveglia...

Poi diventa una musica che ci tira fuori dal letto.

I più canterini sono i cardellini.

Al seguito risponde una gazza

che col suo gracchiare li fa spaventare.

Quella che invece non si può chiamare musica

è il monotono “tu-tuuu-tu” di due o tre tortorelle...

Ma a vederle così paffute e belle bianche

fanno lo stesso tanta simpatia!

Certe volte con mia nipote,

nascoste dietro i vetri del balcone

e stando ferme e zitte per non farli scappare,

ci godiamo il gioco degli uccelli.

Essi si divertono a svolazzare dentro e fuori dal pino;

entrano ed escono fra i rami

come i bambini quando giocano a nascondino.

Di notte però il mio albero è silenzioso

e i suoi rami diventano per gli uccellini una meravigliosa culla.

Nelle giornate di mal tempo

vedere quei rami sbattuti di qua e di là

oppure piegati sotto il peso della neve, mi si stringe il cuore!

Ma quando un bel sole infila i suoi raggi fra i rami

facendoli brillare, è una bellezza il mio albero,

e il suo verde diventa ancora più verde.

Nel momento del mio “relax”,

 alzare gli occhi dal libro

 oppure la penna dal “sudoku”

che mi sta facendo spazientire,

e trovare il pino vicinissimo al mio viso, mi piace molto!

Più d’una volta ho avuto l’impressione

che fosse “lui” a guardarmi attraverso i vetri

con la sua espressione imponente ma benevola!

E alla fin fine, avendolo avuto per trentadue anni

sempre qui vicinissimo, mi piace dire che “lui” è

L’ALBERO DELLA MIA VITA

Rosalba Termini

Aprile 2017

 

 

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